Fontane della cartografia dell’IGM, di Giuseppe Celsi

Circa 120 fontane sono censite in Calabria dalla cartografia IGM al 25000 Ed 1990. Tra le più curiose, cioè quelle il cui solo nome può raccontare una storia, trovo: “fontana rosa”, “fontana della chiave”, “fontana della marchesa”, “fontana che piove”. Per non parlare delle circa 25 “fontane del principe”. E pensare che ne conoscevo solo una di “fontana del principe”, cioè quella di Cirò Marina!
Ci sono poi 283 luoghi indicati come “FONT.NA”, immagino sia l’abbreviato per Fontanina.
Non è detto che tutte queste fontane siano ancora esistenti, molte fontane sono vengono abbandonate o distrutte quando non arriva più acqua.Giuliano Guido, se vuoi aprire un contest, cioè caccia alla fontana partendo dalle coordinate geografiche, te le posso sempre estrapolare.

Di Giuseppe Celsi

Le fontane che ho indicato sopra, all’inizio del post, sono in genere in luogo isolati, dove la presenza della fontana serve ad identificare il luogo. Non credo siano presenti fontane nei centri abitati. Per quando riguarda i luoghi che hai indicato girò la domanda a Giuliano Guido che segue il censimento. In ogni caso qualunque foto con commento è sempre gradita, anche se fosse stata già postata la fontana. Magari pubblica un post nel gruppo per ogni fontana, per avere la giusta visibilità.

Di Giuseppe Celsi

Nei Casali del Manco le sorgenti, grandi e piccole, vicine alle comunità, o tra gli orti, nei castagneti o sull’altopiano della Sila sono centinaia. Si è smesso di averne cura da quando c’è un giusto principio che ogni sorgente deve essere monitorata dal servizio sanitario per dichiararne la potabilità. A quel punto appena veniva rilevata una minima traccia di inquinamento il provvedimento immediato non è mai stato il capirne le cause e il tentativo di far ritornare l’acqua potabile, ma semplicemente dal momento del rilevato inquinamento si è sancita la morte di quel presidio di socialità e di attenzione alla natura da parte della comunità. Per i servizi sanitari di controllo una vera manna non dover girare in lungo e in largo per analisi e restare seduti nei propri uffici, tanto quei biologi mica sono pagati per ogni fontana che esaminano ma ad ore quindi da biologi a becchini della natura il passo è breve.

Di Peppino Curcio