La “Fontana della Roccella” e il bassorilievo dell’Odighitria

La “Fontana della Roccella” (1852-1854) e il Il bassorilievo della Madonna Odighitria a Roccelletta di Borgia nel catanzarese jonico.

La “Fontana della Roccella” e il bassorilievo dell’Odighitria

Vicino lo svincolo che dalla Strada Statale 106 conduce al parco archeologico di Scolacium, si incontra prima della chiesa di Santa Maria della Roccella, una fontana con una cornice in arenaria con all’interno una scultura che raffigura la Madonna Odighitria. 
La fontana con il bassorilievo, anche se contornata da un colore che dovrebbe attirare, passa inosservata al turista-viaggiatore, forse perché la sua attenzione è rivolta allo svincolo per il parco archeologico o forse perché è conscio della pericolosità SS106 o forse perchè è felicemente distratto.
Una mattina di dicembre, mentre mi recavo a Squillace, mi sono fermato volutamente, per ammirare da vicino la “Fontana della Roccella”.
La fontana, che dalla cui ‘canna’ non scorre più l’acqua, deve essere stata da poco restaurata dipingendola con un rosso antico la contraddistingue. 
Oltre il bassorilievo, in stile bizantino, della Madonna Odighitria con in braccio il Bambino Gesù, vi è una lapide rettangolare con sopra scritta una invocazione alla Vergine Maria:
<<MARIA DE’ FIGLI SVUOI POTENTE AJVTO 
QUI A DISSETARTI NEL CAMMIN T’INVITA
A LEI CRATO L’ANGELICO SALUTO 
DICI, E SEGUI LA VIA CH’ELLA T’ADDITA. 
A.D. 1852>> 
E’ anche presente anche un listello con su scritta 
<<MICHELE BARILLARI DE SERRA FECE MDCCCLIV>>

In prossimità della chiesa vi è un cartello turistico che fornisce informazioni al turista-viaggiatore sulla costruzione della chiesa e sulle origini della fontanella.
Riporto uno stralcio del cartello informativo:

<<Accanto alla chiesa, sul muro esterno che costeggia la SS106, un’edicola dallo stile neoclassico racchiude la “Fontanella della Roccella (1852-1854). Al di sopra di essa venne collocato un bassorilievo in marmo bianco rappresentante la Madonna Odighitria (dal greco: colei che indica il cammino). Monsignor Pasquini commissionò al noto scultore di Serra San Bruno, Michele Barillari, l’incarico di riprodurre in marmo un’immagine greca della Madonna, visto che la zona era di origine greca. Il tipo iconografico della madonna della Roccella è una variante della Odighitria, la “basilissa” (titolo che veniva dato alle imperatrici bizantine, vuol dire “Regina seduta in trono”).
Nel 1988 l’Arcivescovo di Catanzaro Antonio Cantisani fece trasferire il bassorilievo per ragioni di sicurezza nel Museo Diocesano di Squillace dove è tuttora conservato, facendo sostituire con un calco in gesso.
Il marmo raffigura una Madonna Regina, incoronata e seduta su un trono regale con il Bambino Gesù sulle ginocchia. La mano destra della Vergine regge una croce a doppia asta orizzontale, mentre la mano sinistra è distesa sul vestito. Il corpo è coperto da un velo, da cui fuoriescono due trecce. Il bambino Gesù, poggiato sul suo petto, stringe un globo con la mano destra e un rotolo sulla sinistra. Un angelo sostiene un nastro su cui si legge “Salve virgo viatorum socia”, mentre sulla lunetta che racchiude la figura della madonna e del Bambino, è impressa l’epigrafe “Santa Maria della Roccella aiuto de’ cristiani”. 
(Fonti S. Guerrieri, Borgia, Edizioni Nuova Prhomos, 2015; M. Squillace, Iconologia e Madonne bizantine in Calabria, Silipo & Lucia, 1988)>> 

La “Fontana della Roccella” e il bassorilievo dell’Odighitria
La “Fontana della Roccella” e il bassorilievo dell’Odighitria
La “Fontana della Roccella” e il bassorilievo dell’Odighitria