Le fontane di San Mango d’Aquino, nel catanzarese di Armando Orlando

Grazie ad Armando Orlando per queste immagini che raccontano la storia di una comunità

San Mango d’Aquino (Cz) – La fontana della “Villa Bonacci”. Di Aramando Orlando
Sorgeva sul lato destro di un viale d’accesso che portava ad un grande complesso edilizio, formato da ambienti residenziali riservati alla famiglia dei proprietari e da una parte rustica destinata ai contadini che curavano la campagna circostante. Un cancello in ferro sostenuto da due grandi colonne in muratura si affacciava sul tracciato della strada provinciale San Mango-Martirano e segnava il limite della proprietà. La famiglia Bonacci, però, consentiva spesso l’ingresso nella “villa”, e lungo quel viale delimitato da siepi sempre versi e ben tagliate si andava spesso a passeggiare. Un luogo mitico, per noi ragazzi di quel tempo, dove ogni tanto erano possibili anche incontri “amorosi”. Ed è lì, lungo il viale della fontana, che ho imparato ad andare in bicicletta, nei primi anni Sessanta del Novecento, quando mio cugino Giuseppe Orlando mi portò da Bolzano una “Legnano”, chiesta dai miei genitori (mio padre falegname, mia madre al tabacchino) perché io (il primo di cinque figli) avevo deciso di non fermarmi alla licenza elementare (allora le scuole medie non erano obbligatorie), continuando così a studiare.

Di Armando Orlando


Era sulla piazza principale, ai piedi del monumento ai Caduti in guerra. Non c’è più, e anche il monumento è stato spostato. San Mango d’Aquino.
fontana che non c’è più…
Era alla fine del paese, sulla strada che porta a Martirano Lombardo. Tutto il paesaggio è cambiato.

La fontana Croce del Mulino
San Mango d’Aquino (Cz). L’antica fontana della Croce del Mulino. Il rione, sorto lungo l’attuale strada provinciale che porta a Martirano Lombardo, prende il nome dalla presenza del Calvario e dalla stradina che scende fino al fiume Casale dove funzionava un mulino alimentato dall’acqua.

Di Armando Orlando
Fontana Croce del Mulino


San Mango d’Aquino (Cz). La fontana sorgeva all’inizio del paese, sulla strada proveniente da Nocera Terinese. Aveva anche una vasca di scarico, utile per dare da bere agli animali domestici che tornavano dalla campagna. Scampoli di civiltà contadina ormai scomparsi.

Di Armando Orlando
San Mango d’Aquino (Cz).
San Mango d’Aquino (Cz). Villetta comunale. E’ stata demolita, e ha lasciato il posto a gradinate, marmo bianco e cemento.
San Mango d’Aquino (Cz). Fontana abbandonata, all’interno della villetta di San Giuseppe.

Savuto di Cleto (Cs) – Antica fontana della Porta del Carro.


San Mango d’Aquino (Cz) – La fontana della chiesa di San Giuseppe, nell’interpretazione dell’artista italo-canadese Antonio Caruso: «Il pioppo, le radici della nostra terra, le giare simbolo di generosità, le fanciulle, la nostra Calabria, soprattutto Mamma, la donnetta che fila, grande, perché nel ricordo è grande quell’immagine che mai svanirà».

Di Armando Orlando
La fontana della chiesa di San Giuseppe, nell’interpretazione dell’artista italo-canadese Antonio Caruso

San Mango d’Aquino (Cz) – Il mascherone di scolo della fontana dell’antica cantina di Ciccio Marsico e Alessandro Berardelli. Erano tante le “putighe d’u vinu”, in quello scorcio di secolo a cavallo di metà Novecento. E tra quelle mura si ritrovavano contadini, operai e piccoli artigiani al termine della giornata lavorativa, e insieme giocavano a carte e bevevano vino…

Di Aramando Orlando

San Mango d’Aquino (Cz) – Il mascherone di scolo della fontana dell’antica cantina di Ciccio Marsico e Alessandro Berardelli.
San Mango d’Aquino (Cz) – Il mascherone di scolo della fontana dell’antica cantina di Ciccio Marsico e Alessandro Berardelli.
San Mango d’Aquino (Cz) – Fontana del Piano della Madonna in località “Vuda”.
an Mango d’Aquino (Cz) – Fontana del Piano della Madonna in località “Vuda”.

San Mango d’Aquino (Cz) – La fontana “dei Castagnari” in una foto di Alfredo Chieffallo. “Castagnari” è uno dei più antichi rioni del paese. Sorto contemporaneamente a “San Giuseppe” e dopo i rioni “Sacchi”, “Serra” e “Carpanzano”, esso prende il nome proprio dalla famiglia Castagnaro, venuta a popolare il villaggio subito dopo la sua fondazione. Giovanni Castagnaro è, infatti, il terzo prete del paese (dopo don Matteo Capilupo e don Giuseppe Perri), e risulta nominato parroco di San Mango nel mese di ottobre del 1677.

Di Armando Orlando
La fontana “dei Castagnari” in una foto di Alfredo Chieffallo.