Orsomarso di Omero Fazio

I LUOGHI DELL’ANIMA

Mi garba riprendere il cammino in compagnia di Natalina, moglie di Angelo Fazio, u Caurararo. Perché aiuta ad entrare subito nell’atmosfera dei LUOGHI DELL’ANIMA. Riannoda i legami con la civiltà contadina, che alimenta le nostre radici.
Scrive Omero:

Ancora negli anni ‘50 a Orsomarso, tutti attingevano dalle fontane pubbliche l’acqua necessaria alla famiglia. I recipienti utilizzati a tale scopo erano le lancedde, i vummuli e le cannate. Erano fatti in terracotta. Venivano costruiti a Belvedere Marittimo ed a Camerota, in provincia di Salerno.
Esisteva anche una lancedda in lamiera zincata, costruita a Orsomarso ad opera di “U CAVURARAU”, mio padre. Questa era molto più leggera di quella in terracotta e quindi, a parità di peso, quand’era piena, consentiva di portare a casa più acqua dell’altra. 
Quelle in terracotta, però, avevano il vantaggio di mantenere l’acqua più fresca che, a quei tempi che non esistevano i frigoriferi, e soprattutto d’estate, non era cosa da poco.
Nella foto mia mamma con una lancedda di lamiera zincata.
Omero Fazio